Il viaggio nel tempo parte da San Leucio, il sogno barocco di Ferdinando di Borbone. Il Casino di caccia, chiamato Belvedere per l’incantevole vista, fu trasformato dal Re in una grande manifattura di seta conosciuta in tutto il mondo per lo splendore degli appartamenti reali, le case degli artigiani, il giardino, i torcitoi, i telai. Un singolare esempio di architettura barocca è anche il Real sito di Carditello, a San Tammaro, riserva di caccia di Carlo di Borbone. Dista pochi chilometri la tappa barocca per eccellenza: la Versailles d’Italia, la Reggia di Caserta. Un vero e proprio trionfo di marmi, decori, stucchi dorati e dipinti. Il parco, con le immense fontane e il giardino romantico della Regina Caterina, merita un’accurata visita. Ci spostiamo di 10 km, l’ultima tappa del piccolo viaggio nel tempo ci riporta al Medioevo, a Caserta Vecchia. Borgo antico di un caldo e accogliente color ocra, merito del tufo lavico utilizzato nella costruzione del duomo, del campanile, del castello e delle stradine dell’intera cittadina. Un breve tour nel casertano non può dirsi completo se non irrorato dal vino degli imperatori, il Falerno del Massico, prodotto a pochi km di distanza o accompagnato da degustazioni della rinomata mozzarella di bufala e della tenera carne del maialino nero casertano. Colori e sapori indimenticabili, per prendersi cura dello spirito e perché no, anche del corpo.

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